17-12-2013
L'ISTITUTO D'ARTE CHIUDE IN BELLEZZA
Il Giulio Romano nel 2014 celebra la gloriosa storia iniziata nel 1752. Sarà solo liceo artistico
Celebrare una storia gloriosa che si chiude, ricordarne l’antica origine e prepararsi così a un futuro già iniziato. E’ quanto vuole fare il liceo artistico Giulio Romano di via Trieste per concludere in bellezza nel 2014 la vicenda secolare iniziata con l’Accademia e passata per l’istituto d’arte che si è trasformato in liceo artistico con la riforma dell’allora ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. L’istituto d’arte “morirà” dopo gli esami di maturità della quinta 2013-14, l’ultima classe rimasta. Come tutti gli altri, compreso quello di Guidizzolo, fondato da Alessandro Del Prato nel 1950 (nato dalla Scuola Sociale di Disegno, con lezioni domenicali, approvata nel 1895 dal Consiglio Comunale). Oggi entrambi gli istituti d’arte, ormai licei artistici, sono guidati dal preside-dirigente Giuseppe Rizza.
Ma l’istituto d’arte di Mantova ha una storia davvero antica fatta di trasformazioni lungo una linea del tempo che scorre e copre tutta la modernità: dall'Illuminismo al Postmoderno, dall'arte figurativa all'informale, dalla scultura all'installazione, dall'artigianato al design. Qui si sono formati e poi hanno trasmesso la loro arte generazioni di mantovani, quelli che troviamo nei volumi di storia dell'arte locale, nei musei, nelle gallerie, nelle collezioni. Qui si sono formati artigiani, arredatori, pittori, architetti, grafici, esperti della comunicazione che con la loro creatività hanno lasciato un segno nelle attività visuali della nostra città.
Ma nel 2014 non si vuole solo celebrare una fine gloriosa, un de profundis nostalgico del passato perché il domani incombe con il suo presente in movimento. Sta per cominciare una nuova storia che è già iniziata. Le celebrazioni prevedono: una domenica mattina ancora da decidere l’intitolazione di una trentina di aule a grandi artisti che sono stati docenti o studenti, dal 15 gennaio al 26 febbraio “Ex allievi in cattedra”, confronto fra generazioni. Verranno, tra gli altri, Amedeo Palazzi (comunicazione), gli artisti Carlo Scaini e Doriano Ghidotti, il fotografo Paolo Barbi, l’arredatore Alessandro Pintani. La terza manifestazione sarà la realizzazione di alcuni video biografie di alcuni degli ex docenti.
Nobili origini con Maria Teresa. Nel 1752 sotto la protezione dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria viene fondata l'Accademia di Pittura, Scultura e Architettura diretta del pittore Giovanni Cadioli. Alla morte della madre, nel 1767, l’imperatore Giuseppe II d'Austria fa nascere la Reale Accademia di Scienze, Lettere e Arti (è l'attuale Accademia Nazionale Virgiliana) che incorpora la letteraria Accademia dei Timidi e accoglie modelli, disegni, libri e gessi della precedente scuola d’arte affidandone la direzione al pittore cremonese Giuseppe Bottani.
Nel palazzo del Bibiena. Nel 1775 viene inaugurato il palazzo accademico sui resti delle case dei Gonzaga di Guastalla e dei locali dell'Accademia dei Timidi. Sorge il palazzo che contiene anche il teatro scientifico dell’Accademia, a tutti noto come il Bibiena.
La sezione d'arte si trovava collocata al primo piano con la denominazione di Colonia di belle arti e Colonia di arti e mestieri. Fu un ventennio di splendore e di ricchezze che coinvolse il patriziato mantovano: lo testimoniano la biblioteca, la quadreria, le raccolte di strumenti scientifici e modelli di vario genere, ancora oggi visibili.
La crisi con Napoleone. a Napoleone in poi iniziò una lenta e inesorabile crisi fino al 1862, quando l'Accademia, per sopperire alla messa all'asta dell'edificio, lo cedette al Municipio. Il Comune di Mantova si troverà così a gestire una Scuola serale di disegno e intaglio indirizzata all'artigianato locale.
La ripresa nell’Ottocento. Solo dopo la conclusione del Risorgimento, nel 1883 riecco la Scuola serale di disegno e intaglio inserita in una Lega di insegnamento intitolata a Carlo Poma a cui il Comune nel febbraio del 1885 cede gessi e oggetti in suo possesso.
Ma solo il Regio decreto del 3 marzo 1887 n. 379 istituisce una Scuola serale e domenicale d'arte applicata all'industria, situata sempre al primo piano del palazzo accademico. Il primo dicembre del 1887 viene ufficialmente inaugurata.
In via Trieste. La scuola durante la prima guerra mondiale si trasferisce in via Trieste, nell’attuale sede. In seguito allargandosi ha aperto anche alcune succursali. In via Trieste, fino alla seconda metà degli anni Settanta, c’era anche la scuola media annessa. E a fianco nella vita, c’era il dormitorio pubblico di Mantova.
Mostra alla Casa del Mantegna. Uno degli eventi più significativi nella storia della scuola i anni più recenti, è stata la grande mostra del 1980 alla Casa del Mantegna, in cui furono mostrati i progetti e i manufatti, opere realizzate dagli allievi.
I gessi settecenteschi. Tra le eredità dell’accademia di arte di pittura ci sono i gessi settecenteschi di proprietà comunale, che attualmente sono conservati alcuni a Palazzo Ducale e altri proprio al Giulio Romano. (maf)
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