PRESENTATO AL LICEO ARTISTICO G. ROMANO “ARTE IN TORRE 2018”: LA VIA DEL SAPERE
Un progetto che esalta le sinergie poste in essere dal mondo della scuola con quello dell’arte, delle istituzioni e del volontariato.
Un nuovo modo d’interpretare il percorso formativo, ideato da alcuni professori dell’Istituto d’Arte “Giulio Romano” di Mantova, coordinati da Sergio Gelati e Nazzareno Trufelli, che ha coinvolto gli studenti di varie classi di questa realtà scolastica virgiliana. Questa idea, una volta tradotta nel concreto, ha messo a loro disposizione l’opportunità di sentirsi protagonisti attivi di un’esperienza che li ha fatti dialogare con vari settori del tessuto sociale della provincia mantovana in una visione futura del ruolo che andranno a rivestire una volta completato il cammino scolastico.
L’elemento di fondo di questa iniziativa, nata e sviluppata nel corso dell’anno scolastico 2016/2017 e che ha già ottenuto non pochi consensi, è quello di riscoprire e valorizzare molti aspetti della tradizione, della cultura, dell’arte, della storia, del paesaggio e dei monumenti locali.
L’esperienza vissuta in questa prima edizione del progetto inoltre è divenuta anche l’occasione per gli studenti coinvolti di venire a contatto con le istituzioni e il mondo del volontariato locali. Con loro hanno compiuto un percorso che è servito pure a riportare la giusta attenzione delle persone a contesti storico-artistici, in questo caso le torri di Redondesco, di Commessaggio, di Marmirolo e di Mariana Mantovana, che da tempo avevano perso quel ruolo di punti di riferimento per la comunità locale e dei territori limitrofi.
Domenica 26 novembre nell’ambito dell’Open day è stato presentato dai promotori del progetto da un lato il lavoro compiuto in questi mesi dai ragazzi e dalle ragazze dell’istituto e dall’altro le linee guida dell’edizione 2017/2018.
Un’edizione che ha già ottenuto al momento, ma non si esclude che l’elenco possa aumentare nelle prossime settimane, l’interesse a collaborare concretamente al cammino tracciato da parte di sei Comuni del mantovano che dispongono nel proprio territorio di contesti di sicuro valore artistico e monumentale. Stessa cosa dicasi per gli artisti che l’Istituto cittadino, nell’edizione presentata in questa occasione, ha suggerito di volta in volta.
Analizzando più nello specifico quanto realizzato nel corso del 2017 vi sono da sottolineare le apprezzate esposizioni allestite all’interno delle Torri esistenti nei quattro comuni aderenti al progetto. Nella torre di Commessaggio ad esempio è stata proposta, in collaborazione con il Comune e l’associazione culturale locale, la personale dello scultore mantovano Enzo Nenci, curata proprio dagli studenti del “Giulio Romano” che si sono occupati anche della giusta collocazione nei vari spazi esistenti delle opere messe a disposizione, con grande entusiasmo, dai familiari dell’artista.
A Marmirolo, sempre nell’affascinante cornice della torre comunale, le protagoniste sono state le opere di Renzo Ferrarini, anche in questo caso un ruolo importante è stato svolto dai ragazzi che hanno curato l’allestimento della mostra, il Comune e la famiglia dell’artista che ha messo a disposizione i suoi prestigiosi lavori.
Sia a Mariana Mantovana sia a Redondensco, invece a divenire il polo d’attrazione di “Arte in Torre” è stato Sandro Negri. Grazie alla collaborazione instaurata con la famiglia dell’artista mantovano e i due Comuni i ragazzi dell’Istituto “Giulio Romano” hanno allestito in momenti diversi dell’anno un’antologica che ha raccolto ampi consensi.
“Siamo decisamente soddisfatti – ha precisato Sergio Gelati – del risultato conseguito con questo progetto. Ai ragazzi abbiamo offerto la possibilità di compiere un percorso formativo che non solo ha posto l’accento sul tema dell’arte contemporanea, ma li ha posti nelle condizioni di conoscere più a fondo artisti mantovani di grande valore. Grazie al prezioso supporto che ci è stato garantito dalle famiglie degli artisti, Nenci, Ferrarini e Negri, dalle 4 amministrazioni comunali e delle associazioni di volontariato dei medesimi territori questi giovani hanno toccato con mano quello che potrebbe essere il nuovo modo di concepire l’esperienza dell’alternanza scuola – lavoro. Altro elemento importante del progetto è stato quello della riscoperta di torri del territorio mantovano che meritano di essere apprezzate e vissute per il loro vissuto storico e per gli spazi di cui dispongono che possono divenire contesti ideali per esaltare le opere di personaggi mantovani che hanno ottenuto grandi successi in Italia e nel mondo. L’interesse che abbiamo riscontrato in questa prima edizione ha raggiunto livelli tali da stimolare il coinvolgimento di altri territori virgiliani; ad esempio, si sono già resi disponibili ad ospitare mostre all’interno delle loro torri sei comuni e tra questi Revere, Monzambano e Ponti sul Mincio. A questo va aggiunto il fatto che per l’edizione 2018 è più che mai concreta l’ipotesi di un coinvolgimento di altri artisti mantovani di prestigio internazionale”.
“Con questa iniziativa – ha poi sottolineato Nazzareno Trufelli – i ragazzi hanno la possibilità di conoscere e appropriarsi di un elementi della cultura, dell’arte e della tradizione mantovana a molti sconosciuti. La consideriamo un’esperienza rilevante per loro perché li pone nelle condizioni di operare per il recupero dell’enorme patrimonio monumentale della nostra provincia”.
(Paolo Biondo)
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