Tutte le classi del Liceo artistico Alessandro Dal Prato hanno partecipato all’iniziativa promossa dal Comune e dalla Biblioteca di Guidizzolo per celebrare la Giornata della Memoria in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici nei campi nazisti.
“E’ importante costruire e trovare spazi di riflessione come quello di oggi – ha detto il Sindaco S. Meneghelli portando i saluti dell’Amministrazione - Per coltivare la memoria di quanto accaduto ed alimentare l’insegnamento che da quei fatti dobbiamo trarre”. A catalizzare l’attenzione del pubblico presente, il critico cinematografico Matteo Molinari. Presentando il film “Il grande dittatore” di Charlie Chaplin, Molinari ha condiviso con i presenti il suo pensiero critico sul capolavoro del grande regista offrendo una originale chiave di lettura dell’olocausto e contemporaneamente una speranza utile affinché tanta barbarie non si ripeta.
Il registro comico del film, ha spiegato il critico, non sminuisce affatto la tragicità di quegli avvenimenti storici e politici, ma al contrario fa riflettere su un tema ancora oggi così tristemente attuale: “con uno stile classico, semplice e lineare Chaplin parla direttamente al pubblico, mostrando l’insensatezza dell’ideologia nazista; interpretando contemporaneamente la parte del dittatore e quella del barbiere ebreo, Chaplin evidenzia che le teorie razziali secondo cui la superiorità del sangue ariano si riconosce anche nei tratti somatici è del tutto infondata; attraverso l’imitazione satirica dei comportamenti del personaggio del dittatore, Chaplin conduce un’indagine profonda sulla psicologia e sui problemi di natura sessuale di cui, probabilmente, soffriva Hitler;
imitando i toni esaltati dei discorsi del Führer ridotti a suoni bestiali e inarticolati, Chaplin mostra lo svuotamento della ragione critica promosso dalla dittatura nazista e il processo di disumanizzazione che ne consegue”.
L’esegesi del capolavoro di Chaplin fatta da Molinari, è un invito a tutti noi a non dimenticare, a non abbassare la guardia e a non chiudere gli iocchi sulla realtà dei popoli ancora senza diritti e delle minoranze più perseguitate e discriminate al mondo, come i Rohingya in Myanmar, gli Yazidi in Iraq, gli Ogoni in Nigeria, gli Uiguiri in Cina e i nativi delle minoranze etniche in Nord e in Sud America.
Ritornando nelle aule, alunni ed alunne, insieme ai docenti, hanno continuato la riflessione sull’olocausto con varie letture, tra cui la vita della neoeletta senatrice Giuliana Segre sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti, che ha avuto parole drammatiche nel ricostruire i momenti della sua segregazione.
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